Rotosark, la sarchiatrice automatica di Oliver Agro
«Il biologico è lo strumento che consente di produrre in modo sano, consapevole rispettando il territorio e impattando meno sull’ambiente” ha ribadito il ministro Patuanelli nel corso di un recente convegno.
Una macchina adatta a una sarchiatura sostenibile su colture estensive, anche per i contoterzisti, è la sarchiatrice Rotosark di Oliver Agro, progettata per lavorare su mais biologico a 75 cm su 8 file.
La macchina è composta da un telaio traslatore con corsa di +/- 250 mm a cui sono agganciate 2 traverse richiudibili idraulicamente per una lunghezza totale di 6.300 mm, carreggiata di 3 m, ruote con cresta fisse di appoggio con diametro di 500 mm, con 8 parallelogrammi completi di rotori Rotoblizz da 400 mm con tondino antintrusione, zappe per la sarchiatura interfilare e rincalzatori che completano il lavoro, telecamera automatica per il riconoscimento delle file e per il corretto allineamento della macchina.
Rotosark è una sarchiatrice interfilare straordinariamente versatile in quanto da sola esegue le lavorazioni di 3 macchine: sarchiatrice/diserbatrice meccanica interfilare,
arieggiatrice, come rompicrosta, rincalzatrice.
Grazie ai rotori Rotoblizz agisce direttamente sulla fila su coltura di poco emersa (7 giorni dal trapianto o 10 giorni dalla semina), senza arrecare danno all’apparato radicale, sradicando le infestanti riducendo e annullando così le necessità di diserbanti chimici.
Rotori brevettati
La sarchiatrice Rotosark include il brevetto che prevede una coppia di rotori contrapposti denominati “Rotoblizz” in acciaio con inclinazione di 28° in direzione della pianta, posizionati a 2 cm da essa, con lame a forma di uncino, applicati sullo stesso parallelogramma, che penetrano fino a 3/4 cm nel terreno (grazie alla regolazione della pressione del peso desiderata).
La forma tonda, la curvatura e il materiale del rotore garantiscono un’azione aggressiva sulla crosta del terreno sia di medio impasto sia pesante, ma allo stesso tempo preservano e proteggono la radice della pianta, o la zolla, dal passaggio del rotore. L’azione rompicrosta si nota in quanto, ruotando, le lame spingono la crosta verso il centro che si rompe, e spostano verso l’esterno la germinazione delle infestanti o le infestanti stesse, purché siano nelle prime fasi di crescita.
Il tondino antintrusione garantisce maggior tenuta contro urti o blocchi da sassi presenti nel campo. In caso di applicazione di concimi granulari il terreno si miscela con il concime stesso evitandone l’evaporazione. I rincalzatori posteriori riportano e ricolmano il terreno a seconda delle esigenze del cliente.
Nuovo telaio
Quest’anno la sarchiatrice Rotosark vanta un nuovo profilo del telaio e dell’elemento, pensando anche ai contoterzisti che hanno bisogno di una macchina dedicata al biologico, più flessibile, e soprattutto utilizzata con l’ausilio del solo trattorista.
Il nuovo concept del telaio conferisce maggiore robustezza alla macchina e garantisce la traslazione di ogni elemento senza nessun ostacolo lungo la traversa stessa per cui, se un produttore o un contoterzista dovesse cambiare interfila (con una tolleranza di +-15/20 cm per lato), potrebbe farlo adeguando le apposite zappe per la sarchiatura interfilare. Inoltre è stato progettato un nuovo elemento per una maggiore modularità, utile per chi ha la necessità di lavorare su colture diverse e con diversi tipi di terreno.
La telecamera automatica, quando installata e ben calibrata, ha una precisione incredibile nel mantenere la macchina completamente allineata con la coltura, evitando di estirparla. Dalla cabina del trattore si ha un monitor dal quale si può controllare la macchina in tutta sicurezza. La velocità di lavoro varia dai 4 ai 10 km/h in funzione della grandezza e della fragilità delle piante, e del tipo di terreno.
È adatta a colture trapiantate o seminate in linea come: mais, soia, pomodoro da industria, patate, colza, barbabietola da zucchero, insalate, radicchio, cavolo, broccolo, cavolfiore, aglio, porro, fagiolo, arachide, cece, lenticchie, fave e piselli, zucche, tabacco e erbe officinali.
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